Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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mercoledì 1 febbraio 2017

Barbarella


Ogni paese ha i suoi personaggi, ogni personaggio la sua storia...che si incrocia con altre storie di altri personaggi.
Due anni fa Stefania ed io, durante una delle nostre nottate a chiacchierare, decidiamo di partire alla volta di Pavana, piccolo paesino che si trova al confine tra la Toscana e l’Emilia.
Non è ovviamente una meta turistica, non si distingue per i paesaggi montuosi e neanche per siti archeologici. 
Questo piccolo paese percorso dalla strada statale la Porrettana è il rifugio del nostro amato Francesco Guccini.
Un’avventura incredibile assaporando i luoghi che hanno ispirato il grande Guccio.
L’anno successivo partiamo di nuovo, ma questa volta direzione Bologna. 
La grassa e l’umana, la Parigi in minore che con i suoi fianchi un pò molli seduce e cattura i suoi visitatori.
Soggiorniamo in un piccolo appartamentino proprio nella Cirenaica, quartiere della leggendaria Via Paolo Fabbri casa bolognese di Guccini, un alloggio per studenti non proprio pulitissimo, anzi mi viene quasi il pensiero di mettermi a pulire. Stefania, fortunatamente, mi ferma e iniziamo ad esplorare la città delle osterie.
Rimaniamo rapite da ogni dettaglio, i portici, l’odore delle pizzicherie, il calore della gente, San Petronio e la sua piazza che ci fa sentire parte di quel micro mondo. 
Alla fine della giornata, stanche ed affamate torniamo alla Cirenaica con un’unica meta: Vito!
Da Vito è una delle osterie del quartiere e la sua fama si deve, oltre che ai meravigliosi tortellini alla panna e alla lasagna eccezionale, ai suoi ospiti del passato e alcuni anche del presente.
All’entrata foto di Lucio Dalla, Vecchioni, Ron e ovviamente Francesco Guccini, ci sediamo e con il menù ci arriva una bottiglia di vino da un litro, tradizione della casa mangiare con un bel bicchiere di rosso. Iniziamo a mangiare e, inutile dirlo, eravamo in  paradiso.
Affianco a noi o meglio allo stesso tavolo, il locale era pieno fino a quasi scoppiare, si siede una signora assai bizzarra. 
Una vecchietta tutta piena di paillettes, piume il tutto con varie sfumature di giallo. Una figura minuta, ma con uno sguardo pieno di energia. Si mette a chiacchierare con altre persone accanto a noi e racconta di come Bologna non sia più quella di una volta. proseguiamo la serata e il giorno seguente ci rechiamo a Via Paolo Fabbri 43.
Ci mettiamo sugli scalini ed ecco apparire di nuovo quella simpatica vecchietta. 
Si chiama Barbarella e si mette a chiacchierare con il barbiere del civico accanto, altro personaggio particolare ma molto piacevole. Si volta verso di noi, che ascoltavamo quell’accento seducente come due bambine che ascoltano una fiaba, e inizia parlare della sua città come di una persona che si ama ma che il tempo ha cambiato.
Partiamo dalla stazione centrale e ci portiamo dietro con noi un bagaglio di emozioni, compresa la simpatica Barbarella, questa donna che sembra uscita dal cabaret, con i suoi completi variopinti e un sorriso sempre acceso sul volto.
La scorsa settimana, scorrendo le notizie su Facebook, ho appreso della morte di Barbarella e leggendo gli articoli su di lei ho scoperto la sua storia. 
Si chiamava Maria Luisa Berti e doveva il nome Barbarella alla boutique che aveva presso via Marconi a Bologna,  tra gli anni ‘70 e ‘80 era diventata famosa per le sue creazioni uniche ed eclettiche. 
La si poteva incontrare Da Vito o al Bar Jolly alla Cirenaica, si intratteneva in gradevoli conversazioni con chiunque non avesse fretta e avesse voglia di ascoltare l’eco delle sue storie.
Un personaggio che ha lasciato il segno in molti bolognesi e anche in noi due.
Un personaggio che di simili se ne vedono pochi ma che spero ognuno di voi un giorno incontrerà.
Ciao nonnina de colori!!       
Federica Di Giampaolo






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