Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

Cerca nel blog

martedì 25 agosto 2015

PostaTiAmo, il bello comincia da te


PostaTiAmo è quell'intarsio benfatto in legno sulla porta d'ingresso. Quello che ti invita ad entrare.

Si è presentata in alto, nel paese vecchio,  perché lì, in alto, tra i muri antichi, si pongono domande eterne e si trovano risposte sempre nuove.

PostaTiAmo è l'angolo dolce, il rifugio dei viandanti, quel posto sicuro dove cercare cosa ti ha portato tra queste montagne. 

I ragazzi di PostaTiAmo hanno tutti qualcosa da dire, non ce n'è uno uguale all'altro. Un circolo fervente di idee non convenzionali, di motori accesi. 
Sono ragazzi giovani che sanno che a correre verso il futuro con un bel libro in mano, quando fa buio ci si può accendere una luce, prendere quelle immagini e farne qualcosa di nuovo, e di buono, per illuminare fuori.

E fuori, sul viale scuro dove la luce illumina ora una coppa di fiori cremisi e gradini che si perdono sotto un arco antico, ci siamo noi, i viandanti che s'erano fermati, annoiati, ad aspettare le vacanze al mare.


Ché quella panchina consunta, ti accorgi ora, ha innamorato promessi sposi.

Ché quei sorrisi accesi, ti accorgi ora, sono i segreti di piccole donne.

Ché quel vecchio stanco, ti accorgi ora, è un giocatore che non s'è mai arreso.

Che quelle cime lontane, t'accorgi ora, alla sera sono tempestose.

Ché quella festa rumorosa, t'accorgi ora, profuma del sabato del villaggio. 

Quella di Posta è natura divina, già piena per sé di denso significato. Ma il bello, si sa, nasce quando gli occhi iniziano a vedere, come un bel fiore che aspetta d' essere colto. 


Si dice che ogni posto è ciò che sei tu nel momento in cui lo visiti.

Quello che fa, allora, PostaTiAmo, ingentilendo gli animi e incoraggiandoli, sfidandoli e tuffandoli nelle loro profonde stanze, è costruire un posto più bello, montagne più alte, prati più verdi, incontri più buoni. Non fa un favore ai lettori, ai paesani, ai villeggianti, lo fa a questi posti che hanno bisogno di meraviglia.

Succede così, come raccontano, un giorno qualunque, in un'ora qualunque, con un bel libro in mano, di parole buone, che "a ciascuno può toccare in sorte di riconoscere se stesso".

E dal pensiero alle parole e dalle parole alla materia. I nomi che portano la tua idea delle cose, e poi le creano, così, secondo quello che tu credi. Impara dunque a disciplinare il tuo pensiero e a dirigere le tue parole, perché le tue parole formeranno mondi. 

La luce viene dal vetro, il prato visto mille volte, le voci dei bambini. Succede così, come raccontano, con un bel libro in mano, di parole buone, che nel dialogo sincero in cui io e l'altro si confondono, l'inchiostro si scioglie e i pensieri si puliscono, le parole rinascono nuove, danzano libere come bambini in festa, e vanno posarsi su più belle cose. È l'arrivo del piacere, del gusto, del giusto posto. Dell'armonia nascosta. Della primavera profumata, degli animali sacri, dei sorrisi gentili.

Non c'è niente di scontato in questo PostaTiAmo, e non ha bisogno di aspettative. È tutto com'è, quel Meglio che già t'appartiene.

Come fare capolino dalla porta, e vedere che apre sui fiori di campo. 

Martina Confalone




Nessun commento:

Posta un commento