Sarà…
ma quest’anno la Primavera
mi ha completamente abbattuto. Il medico sportivo nell’ultima visita mi aveva
avvisato:”hai la pressione bassa, al primo caldo rallenta un pò”
Ogni
anno per me è sempre la stessa storia, arriva la stagione del cosiddetto
“risveglio” e invece io dovrei starmene buono in letargo come fanno gli orsi
d’inverno.
Per
questo motivo preferisco fare le maratone con il freddo, in questo periodo
dell’anno fatico molto di più.
Sono
nel pieno di una crisi di mezza età anticipata (credo…), penso troppo e questo
mi porta ad analizzare come fossi un chirurgo tutto quello che mi succede
intorno.
Mi
trovo ultimamente a fare un sforzo sovrumano a spiegare le mie idee a chi mi
sta intorno, sembro Hulk che cerca di fermare la sua trasformazione nel mostro
verde, ricordate il famoso telefilm degli anni ’70. Gli si strappavano tutti i
vestiti…troppo forte.
Forse
ho “spinto” troppo quest’inverno e ci sta che ora mi trovo con le batterie un
“tantino” scariche.
Sono
sempre più convinto che attraverso il rapporto con la Natura possiamo trovare
giovamento, la cosa che mi “allarma” un pochino è che la preferisco sempre più
alle persone (in senso generico).
Ieri,
tanto per farvi un esempio, complice un piccolo malessere di mio padre, dopo
averlo accompagnato in ospedale per un controllo, mi ha chiesto se volevamo
andare a Sabaudia.
Dopo
un ora di viaggio ci siamo ritrovati nel bel mezzo di una delle spiagge più
belle del mondo, San Felice Circeo.
Forse
mai come ieri mi sono accorto di quanto fosse bella quella striscia di terra e
se dopo 23 anni che ci vado riesce a darmi ancora delle emozioni così forti è
la prova che intorno può rimanere tutto identico, l’importante è che cambiamo
noi.
Sabaudia
e Posta sono la prova che il nostro paradiso è sulla terra, almeno questo è
quello che penso io.
Due
paesi, uno di mare e l’altro di montagna che nella loro infinita diversità si assomigliano moltissimo, infatti si ritrovano immerse in una natura incontaminata, meravigliosa.
Oggi
non ho scampo, mi tocca Roma…con il suo centro storico sempre più simile a una
giungla che a un parco archeologico.
Forse
sarà il caso che qui ogni tanto mi fermo, chiudo gli occhi ed inizio a sognare.
Basta volerlo…ma questa non è cosa da poco.
Alex Supertramp
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