La mia passione per i libri è nata qualche anno fa. Ripeto sempre una cosa a chi mi chiede un consiglio su quale libro leggere:"Allenare la mente è importante quanto allenare il corpo".
Ebbene si...leggo!!! Non ho preferenze, li scelgo in base al mio istinto, come tutte le cose che ho fatto in questi primi 43 anni di vita.
Ebbene si...leggo!!! Non ho preferenze, li scelgo in base al mio istinto, come tutte le cose che ho fatto in questi primi 43 anni di vita.
E quando non sono ispirato mando un sms al mio "spacciatore" di testi preferito, tale Massimiliano detto Massi.
Lui si, un vero professionista della lettura. Infatti mi risponde sempre con 2/3 titoli e la cosa bella è che non sbaglia mai un colpo. E' un grande. E' grazie a lui che ho conosciuto la storia di Christopher McCandless. Non so se avete mai sentito parlare di “Into the Wild”? E’ un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
Non continuerò a parlarvi di questa storia, magari qualcuno di voi decide di leggere il libro, che vi consiglio molto più del film, che a parte i meravigliosi scenari dell’Alaska, non rispetta fedelmente la storia, anzi ne interpreta male il finale.
Ho fatto questa premessa perché durante il “viaggio” fatto attraverso la lettura di “into the Wild”, Christopher parla di una poesia, dedicata alla natura. Ogni volta che la leggo provo una grande emozione che vorrei condividere con voi.
Spesso durante la corsa, in quello splendido paesaggio che abbiamo intorno a Posta mi viene in mente.
“Vi è un incanto nei boschi senza sentiero”
Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.
(Lord Byron)
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.
(Lord Byron)
#PostaTiAmo
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