Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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giovedì 31 luglio 2014

Posta - La mia Maratona nel Paradiso

"Veniamo da Roma, ogni anno, perché ci piace questo paese e correre in queste zone è meraviglioso". Lei si chiama Daniela, non ha avuto una nonna nata e cresciuta a Posta che le ha insegnato ad amare questo paese. Qui non ha passato gran parte dei momenti più belli della sua vita. Ama semplicemente correre. Prima della Maratona ha detto questa frase, spontaneamente, e regalo più bello non poteva farmelo.

Anch'io penso la stessa cosa, a tal punto che credo fermamente che l'unico modo per rilanciare queste zone sia attraverso lo sport. Investire, per quanto possibile, in qualsiasi disciplina che si possa adattare al territorio.

Rilancio la mia idea. Le piste ciclabili. Predisporre dei sentieri, qualsiasi cosa che faciliti l'uso delle biciclette, della corsa e del trekking. In questo l'Alto Lazio è fermo al Medioevo.

Nella mia vita la corsa ha ormai assunto un ruolo predominante,  Posta è sempre stata nel mio cuore. Ormai sono imprescindibili l'una dall'altra, e quando ci penso quasi mi emoziono. Io vivo e lavoro in una delle città più caotiche del mondo, immaginate lo stupore che provo, ogni volta che a fine giornata riesco a venire a Posta, cambiarmi e correre lungo la Salaria verso Bacugno. Qualcosa di incredibile.

Perché corro? La corsa è uno sport solitario lo si fa per confrontarsi con se stessi. E’ un'implacabile specchio che ti restituisce il tuo vero valore. Tempo fa ho letto un libro di uno scrittore giapponese, Murakami, il quale racconta come spesso gli venga chiesto a cosa pensa quando corre e di come lui non ne abbia la più vaga idea. Lui dice:"Io semplicemente corro. Corro nel nulla. O forse dovrei metterla in un altro modo: io corro proprio per creare un nulla”. 

Probabilmente è uno dei passaggi più "orientali" del suo libro, e chi corre conosce bene questa sensazione di "sospensione" che si raggiunge specialmente nelle corse lunghe. Una sospensione del tempo e del pensiero, dalla quale spesso escono nuovi punti di vista, nuove sensazioni, nuove idee. 

Per questo amo la corsa, ogni volta mi da la possibilità di rinascere, di cambiare, quel tanto che basta per dare alle persone che ho intorno una parte migliore di me.

Torno tra 3 settimane (purtroppo) se ne avete voglia possiamo correre insieme. L'importante è che non restiate fermi. Guardatevi intorno...c'è un paradiso che vi circonda!

Gian Marco

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