Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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martedì 1 aprile 2014

Posta, un'amicizia... "eterna" e il dolce sapore dei ricordi

E' un giovedì qualsiasi quando mi squilla il telefono. Sono in ufficio, sto lavorando, rispondo distrattamente: è Giammarco.

Parliamo del più e del meno, ovviamente della nostra amata Roma, il grande amore che ci accomuna da più di trenta anni ormai. Poi lui mi chiede un favore. Ha da poco aperto un blog in internet, vorrebbe che scrivessi un articolo.
Il portale parla del paese di Posta, poche anime (ma buone) in mezzo ai monti reatini: teatro della sua (ed in parte anche della nostra) giovinezza.

Accetto volentieri, mi piace raccontare di noi, tornare indietro col pensiero a quegli anni passati insieme in quella che è la casa dove abbiamo passato molti dei migliori anni della nostra "mezza vita". 

Non ci penso su nemmeno molto a dir la verità. Apro il portatile e inizio a scrivere. Penso di buttar giù un'abbozzo, ma poi mi accorgo che le parole scorrono veloci come le nostre vite. I miei ricordi spaziano, all'inizio sembrano un'accozzaglia di momenti, eventi e situazioni così lontane da sembrare quasi un'altra vita. Poi li focalizzo, faccio mente locale e mi torna in mente tutto come se fosse ieri...

Giammarco oggi è un uomo fatto: sposato, una figlia, un lavoro, forma fisica smagliante; ed io lo stesso, forse solo più "acciaccato" fisicamente e un po' "sgraffiato" dagli eventi, ma tant'è, siamo noi in fondo, sempre gli stessi, ci basta una battuta, un sorriso, per essere noi, quelli di Posta.

A me delle storie del paese poco importa, e non per mancanza di rispetto, anzi, al contrario, perchè delle cose di "Posta" non ne so nulla. Ma so di noi, di quello che siamo, di quello che eravamo.

E Posta è "noi": è amicizia, discussioni, litigate, risate, capodanno, corsa, famiglia, freddo, camino e mangiate clamorose; è "ritrovo", anche se adesso è diverso, sembra più lontano, perchè la vita non è più "sabato partiamo, dividiamo benzina e autostrada", ma purtroppo è diventata "oh quando vuoi ci organizziamo e andiamo".

La casa di Giammarco è situata quasi alla fine del paese, in basso, sulla strada principale. Quante mattine ci siamo svegliati col freddo per andare a correre sulla Salaria vecchia, in mezzo ai monti, su strade deserte, dove l'unico rumore era lo scalpiccio delle nostre scarpe da corsa ed il "tic tac" dei nostri crono da polso. 

E tornando indietro nel tempo, quanti capodanni e quanti compleanni abbiamo passato insieme. Quanti ferragosto magari anche solamente per risparmiarci un giorno di solleone romano, cazzeggiando al fresco del porticato di casa, tra una bruschetta e un pezzo di salame... E quante "pizze di Pasqua" ci siamo mangiati insieme agli amici d'infanzia, alle fidanzate dell'epoca, ai nostri genitori. Se Posta potesse parlare chissà quante ce ne direbbe...

Un capitolo a parte sono i ristoranti dove tra pranzi e cene quelle sedie hanno ospitato i nostri culi così tante volte da poterci scrivere un racconto di Pasolini.
E le serate in casa davanti al camino, prima della passeggiata al bar per prendere una boccata d'aria (fredda) piuttosto che per fumarsi l'ultima sigaretta della giornata.

Posta, sì, un piccolo paese del centro Italia, semplice, così vicino, così lontano, così "familiare", dove poter coltivare, soprattutto, un'amicizia "eterna".

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